mercoledì 26 agosto 2009

Vado a Londra!




Domani parto per Londra perché il 28 agosto c'è il Basenotes official lunch. In pratica è un raduno di perfumista (versione olfattiva della fashion victim, condizione patologica inspiegabilmente trascurata dal DSM IV) di tutto il mondo. Visteremo il mitico reparto Haute Parfumerie di Harrods, forse guidate da Roja Dove in persona, Be Never Too Busy to Be beautifull, lo spin-off cosmetico di Lush, Les Scenteur, Ormonde Jayne e molte altre mitiche profumerie di Londra. Sicuramnte, che il tour ufficlale lo preveda o no, farò un salto da Jo Malone, per annusare quei profumi che, a causa di una politica di marketing veramente demenziale, non sono ancora stati importati in Italia.
Quando torno, domenica 30, vi farò un resoconto dettagliato dell'evento e delle due mie missioni personali:





1) Ritrovare Amazone (****), il primo profumo di cui mi sono innamorata, perché mia madre ne aveva un campioncino e me lo faceva annusare durante i viaggi in macchina. Ovviamente era la versione originale del 1974, ma apre che anche quella attualmente in commercio, riformulata nel 1993, sia piuttosto buona.

2) Ancora più importante, provare Ponn Farr, un profumo ispirato a Star Trek e soprattutto a Spock, l'eroe più sexy e affascinante e adorabile mai partorito dalla mente di uno sceneggiatore di telefilm. Anzi, visto che è un profumo femminile, ispirato a me in versione Tporc, la donna che Spock logicamente dovrebbe scegliere come propria compagna.

Esperimenti sugli animali

A richiesta di Prisca, ripubblico un post che avevo scritto qualche mese fa sul mio altro blog, quello dedicato al cazzeggio generale, con l'aggiunta di una foto che documenta lo stato alterato della vittima dopo l'esperimento:
Ho fatto annusare alla mia gatta Minerva i profumi che Silvio Levi mi ha fatto conoscere durante le sue Conversazioni sul mondo del profumo, tanto per vedere le reazioni di un olfatto felino. Ho cominciato con Let me play the lion (***), per via del nome felino. Minerva l'ha annusato, poi ha allontanato il musetto, ha giocato un po' con la cartina, si dev'essere resa conto che non è commestibile, ha perso interesse e si è dedicata a lavarsi. Ho provato a metterle sotto il naso, una alla volta, tutte le altre cartine. Indifferenza totale. Al massimo, se proprio le avvicinavo molto, mi guardava scocciata, come per dire: "Che cavolo di esperimenti fai? Sono un gatto, mica una cavia!", si è persino addormentata. Infine ho tirato fuori L'Antimatière (****). Minerva ha tirato su la testa di colpo, con gli occhioni verdi sbarrati, le orecchie dritte, annusava l'aria in tutte le direzioni, senza capire da dove venisse quell'odore. Si è messa a fissare un punto, nel vuoto, come fanno i gatti ogni tanto. è per questo che si dice vedano i fantasmi. E se L'Antimatière fosse l'odore di uno spettro?